BREVE SINTESI DI ALCUNI ESERCIZI E ARGOMENTI
TRATTATI DURANTE IL CORSO
CALMARE LA MENTE
La meditazione non è una tecnica mentale ma un’espansione spontanea del nostro Essere interiore o Pilota interiore. Questa espansione avviene solo quando la nostra mente, il vitale ed il corpo, che funzionano come filtri che impediscono la comunicazione col nostro Pilota interiore, sono calmi e purificati. Le tecniche che possiamo usare per rilassare e purificare i nostri “filtri” sono tecniche di Concentrazione.
ESERCIZI DI CONCENTRAZIONE
Esistono svariate tecniche di concentrazione, tra queste le più facili sono la concentrazione su un “oggetto” fisico che può essere esterno (punto, fiore, fiamma, ecc.) o interno (cuore, respiro, oggetti immaginati, ecc.). Imparare a concentrare tutto il nostro essere fisico, vitale e mentale è il modo che ci permette di entrare in uno stato di meditazione.
ESERCIZI CON IL RESPIRO
Un respiro appropriato è molto importante nella meditazione. Mentre respiri cerca di inspirare più lentamente e tranquillamente possibile, in modo che se qualcuno ti mettesse un piccolo filo davanti al naso esso rimarrebbe completamente fermo. Quando espiri cerca di farlo ancora più lentamente di quando hai inspirato e, se possibile, fa una piccola pausa tra la fine della tua prima espirazione e l’inizio della seconda espirazione. Se ci riesci, trattieni il respiro per alcuni secondi, ma se ti è difficile evita di farlo. Non fare mai niente che possa nuocere ai tuoi organi o al tuo sistema respiratorio.
LA RIPETIZIONE DEI MANTRA
Mantra è una parola sanscrita (antica lingua Indiana) che significa “incantesimo”. Mantra può quindi essere una sillaba, una parola, una frase che ha il potere di concentrare le nostre energie e di entrare in contatto con la nostra Realtà più profonda e più elevata. La ripetizione continua e prolungata di un mantra è chiamata japa.
MUSICA MEDITATIVA DAL VIVO
Durante le serate ci sarà la possibilità di ascoltare i mantra arrangiati con vari srtumenti come: flauti, harmonium, tabla chitarra ect… Se sapete suonare uno strumento è possibile partecipare ai canti.
L’APERTURA DEL CUORE
Così come puoi concentrarti sulla punta di un dito, su una candela o su qualsiasi altro oggetto materiale, puoi concentrarti anche sul tuo cuore. Puoi chiudere gli occhi o guardare ad una parete, ma per tutto il tempo devi pensare al tuo cuore come ad un caro amico. Quando questo pensiero diventa molto intenso, quando assorbe tutta la tua attenzione, significa che sei andato aldilà del pensiero ordinario e sei entrato nella concentrazione. Anche se non puoi vedere fisicamente il tuo cuore spirituale, puoi porre tutta la tua attenzione su di esso. Gradualmente, il potere della concentrazione entra nel cuore e ti porta completamente fuori dal regno della mente. Se non hai grande purezza, se innumerevoli pensieri terreni ti legano il cuore, prima di concentrarti su di esso dovresti invocare la purezza. La purezza è sentire di avere un altare vivente dentro di sé, nei più intimi recessi del proprio cuore. Sentendo la divina presenza di un altare interiore, automaticamente verrai purificato e in quel momento la tua concentrazione diverrà molto efficace.
ESERCIZI SUI CHAKRA
Chakra è una parola sanscrita che significa “centro”. Nello Yoga i chakra sono i centri attraverso cui l’energia cosmica, il Prana, fluisce. Ci sono migliaia di chakra nel corpo, ma sono sette quelli principali e corrispondono come posizione alle sette ghiandole endocrine principali. Ognuno di questi chakra ha un nome sanskrito. Il primo chakra, sulla sommità della testa è chiamato Sahasrara chakra o loto dai mille petali. Il secondo chakra è in corrispondenza di un punto al centro delle sopracciglia un po’ più in alto ed è chiamato Ajna. Il terzo chakra in corrispondenza della tiroide sulla gola è chiamato Vishudda. Il quarto chakra, in corrispondenza del cuore, è chiamato Anahata. Il quinto in corrispondenza all’ombelico è chiamato Manipura. Il sesto è chiamato Svadistana, il settimo alla base della colonna vertebrale è chiamato Muladara.